year of publication 2024
pp. 136
ISBN paper version 9791259933157
ISBN pdf version 9791259933164
ISBN epub version 9791259933171
Nel costruire i propri universi narrativi, i romanzi possono ritrarre o capovolgere il mondo sociale e il contesto ambientale da cui scaturiscono, ma non possono mai prescinderne. Per questo, i paesaggi offerti dalla narrativa si offrono come formidabile strumento di osservazione della realtà sociale: auto-etnografie da leggere in relazione alle trasformazioni materiali e culturali dei contesti di produzione. Nell’indagare le rappresentazioni della montagna in tre romanzi della recente letteratura italiana, assai diversi per autore, stile e contenuti – Bàrnabo delle montagne (Dino Buzzati), I Brusaz (Giovanna Zangrandi), Le otto montagne (Paolo Cognetti) –, il volume analizza, facendo propri gli strumenti della sociologia e della critica letteraria, il riflettersi della società nei paesaggi letterari che produce. Tra rocce e crinali, orti alpini e rododendri, emergono strutture sociali e familiari, dinamiche di genere, generazione e classe, così come il deflagrare della crisi nel rapporto tra gli esseri umani e quella “natura” di cui la montagna è fatta epitome.
Prefazione di Mimmo Cangiano
Silvia Segalla ha conseguito il Dottorato in Scienze Sociali presso l’Università degli Studi di Padova e svolge attività di ricerca che vedono dialogare metodi e strumenti delle scienze sociali e della critica letteraria. I suoi ambiti di interesse riguardano la sociologia dell’alimentazione, il genere, il lavoro, nonché la montagna come orizzonte culturale e sociale.
Prefazione
Mimmo Cangiano
Introduzione
1. Per un inquadramento del paesaggio
2. Analizzare lo spazio
3. La montagna: materia di storia e di storie
4. Bàrnabo delle montagne
5. I Brusaz
6. Le otto montagne
Considerazioni conclusive
Bibliografia